sabato 20 agosto 2011

Le amiche della sposa

Regia: Paul Feig
Durata: 2h e 5m
Prossima al matrimonio, Lillian chiede ad Annie di farle da prima damigella. Annie acconsente ma anche un'amica della sposa ambisce al ruolo. Ovvero "l'amica della mia amica è mia nemica".


Best


5 - Va bene dai, finiamola qui


Le due contendenti che vogliono vere l'ultima parola pur di accattivarsi la simpatia dell'astante sono la perfetta metafora di una discussione da message board a tema cinematografico.


4 - Sono tutta nuda!


Il tentativo di richiamare l'attenzione del pulotto da parte di Annie necessiterebbe un B&W#5 dedicato, fortunatamente Rose Byrne regge il gioco e salva lo sketch dallo sfacelo.

3 - Jon Hamm


Mi piace l'attore che sa prendere in giro il personaggio che più gli ha dato fama e successo. Ora non ne sono del tutto sicuro, ma ho come l'impressione che Hamm voglia distruggere Don Draper. Mette qualcosa di suo in ogni film/serie tv per portarlo a estremi opposti e vicini al ridicolo, dal dottore divorziato e ignorante di 30 Rock ai camei ridanciani fra il Saturday Night Live e l'A-Team. Non fa eccezione Bridesmaid, in cui ri(s)veste il ruolo di un donnaiolo con passioni hot quali la strizzata di palle. Rimane da capire se ci è o ci fa, nel dubbio opto per la seconda (maledetto Mad Men!).

2 - Il cuoricione
Annie dà di matto durante il party in onore della sposa e per qualche istante diventa cinema slapstick che sa divertire. Poi si torna a parlare di sbiancamento anale.

1 - Rose Byrne
 Sempre perfetta e di una bellezza travolgente, anche nel ruolo dell'amica stronza.


Worst


5 - Due ore e cinque minuti
Che. 2. Palle. Perchè è così lungo? Non c'è motivo. Si prenda la gag sull'aereo con Annie che si ubriaca, roba che sarebbe sembrata vecchia vent'anni fa, protratta allo sfinimento. E quando pensi che sia finita, ricomincia da capo. Oppure lo scarto dei regali, al party. Di tempi sbagliati il film è pieno, come se il poco dire si potesse risolvere gonfiando dialoghi e situazioni..


4 - Don't have to suck


Non so se è la posa innaturale che si sparano 'ste criste. O i volti contriti in smorfie che tanto sarebbero piaciute a Mario Bava. O la scelta dei colori. Tutto quel rosa. No, il rosa mi piace. E' un bel colore, per quale motivo dovrebbe essere precluso alla sfera maschile invece del, chessò.. marrone? Forse sono gli strilloni con le agghiaccianti sparate della critica statunitense.. Comunque locandine antipatiche assai.

3 - I'm mad for craic!
 Ma quello è Chris O'Dowd.. Faceva da pisciare in The It Crowd! Eheh.. Qui invece no.

2 - Defecatio Evomitum
 Intossicazione alimentare. Come risolve la situazione la screwball-comedy de sta ceppa? Aridateme Neri Parenti e l'onestà di chi vola basso dall'inizio alla fine.

1 - Donna moderna preistorica
 L'immagine della donna fornita nel film risponde esattamente a ciò che un uomo si aspetterebbe di vedere (non a caso il paragone che spunta sempre fuori è quello con Una notte da leoni..). Crisi isteriche, moda, insicurezze dei trent'anni, rapporti di amicizia vicini alla bicuriosità, sex and the city, rivalità irrazionali. Non emerge nessun carattere forte, nessuna presa di posizione che trascenda da innocue convenzioni comedy US (l'orrendo pasticcino mangiato in solitudine). Quando all'inizio passa la scena con lei che si trucca per farsi trovare perfetta al risveglio di lui, fossi donna, mi sentirei presa per i fondelli. Invece sembra sia tanto piaciuto al pubblico femminile, che nelle protagoniste finto-sofisticate avrà trovato elementi di quotidianità su cui sghignazzare (la coinquilina idiota che guarda reality show), come nelle peggiori farse-specchio della società. Non stupisce che sia diretto da un uomo, benchè il danno venga fatto dalla sceneggiatura che banalizza e stereotipa il doppio cromosoma X. L'hanno scritta Kristen Wiig e Annie Mumolo.

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